Davanti a Te ho ammesso il mio peccato.

Salmo 32:5


"Chi fa il peccato commette una violazione della legge; e il peccato è la violazione della legge" (1Giov. 3:4).

La parola di Dio definisce il peccato come la violazione della santa legge di Dio. Precisamente la violazione della legge che Dio stesso ha dettato a Mosè nell'Antico Testamento e non le tradizioni di qualsiasi chiesa o denominazione cristiana.

Questa violazione trova la sua ragione di esistere nella separazione e nell'allontanamento dell'uomo da Dio ossia nella mancanza del vero Amore. Perciò il peccato è una violazione della legge dell'Amore perché Dio è Amore: l'amore è l'adempimento della legge (Rom.13:10) cioè Gesù Cristo che è il fine della legge (Rom 10:4).

Nella coscienza dell'uomo è scritta questa Verità; infatti sappiamo che "Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato" (Giac 4:17).

Nessun uomo è immune dal peccato. Il primo uomo, Adamo, ingannato dal Diavolo, fece si che il peccato entrasse nella sua esistenza, scelse di spogliarsi della parte spirituale che Dio gli aveva concesso per poter conoscerlo e decise di non sottomettersi alla legge di Dio stabilendo da se cosa è bene e male. Tutta l 'umanità è entrata in questa trasgressione.

Spesso e volentieri trattiamo tutto in modo superficiale e non ci rendiamo conto che facciamo del male a noi stessi e al prossimo, dimostriamo di non essere veramente quello che diciamo di essere, Figli di Dio.

La Scrittura non ci è stata data solo per leggerla, non ci è stata data solo per dimostrare agli altri la propria opinione personale, nemmeno per fare proseliti e nemmeno per sapere a memoria ogni passo di essa, non serve per stabilire quale denominazione si attiene alle proprie dottrine personali. Insomma la Parola di Dio è una spada a doppio taglio che, se usata nel modo scorretto, può far più male anche a chi la maneggia.

La Bibbia è uno strumento di vita che misura il nostro stato più intimo, giudica i nostri pensieri, il nostro cuore ogni volta che l'apriamo. La Bibbia è la Parola di Dio che si rivolge a noi direttamente e se riconosciamo che essa è stata scritta per ognuno di noi, allora riconosciamo che siamo peccatori.

Quando ammettiamo il nostro peccato, riconosciamo quanto siamo malati e mancanti a causa dei nostri sbagli e delle nostre colpe.

Il peccato è contro Dio nostro creatore, perciò l'uomo che si riconosce peccatore deve cercare di essere riconciliato con Lui e ciò si può ottenere unicamente riconoscendo Gesù il Cristo come l'Unico che ha avuto misericordia per noi e che si è sacrificato per i nostri peccati. Se lo riconosciamo, con umiltà e sincerità chiediamo il Suo perdono e la Sua grazia che è benefica e che salva non a motivo delle opere della carne affinché sia solo per grazia e misericordia verso chi si pente e si converte dalle sue vie errate.

Dio mandò il Suo unico Figlio per lavare con il Suo prezioso sangue tutto il peccato commesso dall'umanità. Egli fece conoscere la Verità; attestandolo con il Suo Spirito e convincendoci che siamo peccatori. Come può un uomo carnale riconoscere il peccato e confessarlo? Noi riconosciamo di essere peccatori e ci affidiamo completamente nelle sue mani per mezzo del Suo Spirito santo. Gesù è il Sommo Sacerdote che ha espiato il peccato e, se pecchiamo, Egli ci fa da avvocato e ci difende davanti al Padre.

Dunque, camminiamo secondo la Sua volontà, ammettiamo e confessiamo i nostri peccati e stiamo fiduciosi e sereni in Lui perchè Egli è potente da salvarci.




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